Elezioni Europee 2014 - Scegliamo il nostro futuro
Quale Europa vogliamo? Quali sono le cose su cui puntare per sentirsi appartenenti ad una grande unica famiglia europea?
Le decisioni difficili, prese a seguito della crisi economica, la politica estera disordinata a causa di interessi nazionali, la moneta stabile ma sopravvalutata che penalizza le esportazioni,…insomma tante cose su cui riflettere e farsi un idea per poter partecipare con il voto al cambiamento dell’europa.
Per queste elezioni europee 2014 In italia sono stati presentati sessantaquattro simboli. Movimenti o partiti. Alcuni dei quali ridicolizzano il diritto serio e fondamentale del voto (vedi partito forza Juve-bunga bunga –usei o partito “io non voto” che solo il nome è un paradosso incredibile). Altri invece sono sorti dopo le proteste contro l’austerità e le politiche economiche europee. Altri ancora sono europeisti convinti. Una serie di proposte su cui scegliere secondo i nostri ideali, le nostre aspettative, le nostre convinzioni. A tal proposito, di seguito, i principali programmi o le idee dei principali partiti che si presenteranno alle elezioni europee 2014. Informatevi e.....
Il programma TSIPRAS
Alla base del programma della lista Tsipras c’è una nuova visione d’Europa, come chiarito nel manifesto del movimento. Fine della politica di austerità e delle divisioni tra Nord e Sud, lotta alla povertà e alla disparità sociale. Tre i punti cardine del programma: fine della politica di austerità, trasformazione ecologica della produzione, riforme delle politiche dell’immigrazione in senso di apertura e integrazione.
Al centro la crisi che ha messo in difficoltà i paesi del Sud Europa, che la lista Tsipras vuole affrontare con un programma di dieci punti.
Si parte dalla fine immediata delle politiche di austerity e dalla creazione di un programma di costruzione economica che sia finanziato direttamente dalla Comunità Europea. Sospensione del Fiscal Compact e una Conferenza europea sul debito sono i passaggi per superare le difficoltà economiche dei paesi più colpiti dalla crisi, ma non solo. Una nuova economia bancaria, con una Banca Centrale Europea che apra ai prestiti per gli Stati e che diano soldi alle banche a interessi bassi ma solo agli istituti che finanziano le piccole-medie imprese.
Il programma MOVIMENTO 5 STELLE
Non c’è programma per le Europee 2014. Rimane il programma che Beppe Grillo aveva lanciato a inizio anno. I suoi sono sette punti:
Il Referendum per la permanenza nell’Euro;
L’abolizione del Fiscal Compact;
Adozione degli Eurobond;
Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune;
Investimenti in innovazione esclusi dal limite del 3% annuo del deficit di bilancio;
Finanziamento per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni;
Abolizione del pareggio di bilancio.
Il programma FORZA ITALIA
Non è stato presentato ancora un programma strutturato ma si prevede, semmai dovesse essere pubblicato che i punti principali sarebbero rappresentati dalla minore burocrazia, dall’accelerazione dell’unione politica, economica e bancaria. Forza Italia proporrebbe anche l’elezione popolare diretta del Presidente della Commissione Europea e una rete generale di sicurezza e sviluppo.
Il programma PARTITO DEMOCRATICO
Il programma dei candidati del PD per le Elezioni Europee 2014 è piuttosto articolato. In modo particolare il Partito Democratico ha rivisto le sue posizioni per ciò che riguarda l’Europa e ha deciso di puntare a rafforzare l’euro e allo stesso tempo a raggiungere una vera integrazione politica, che deve essere accompagnata anche a livello economico che fiscale. L’idea del PD sarebbe quella di fare in modo che l’Europa rappresenti un tutt’uno non soltanto dal punto di vista monetario, ma anche politico e culturale. L’obiettivo finale sarebbe quello della costituzione degli Stati Uniti d’Europa.
Il programma LEGA NORD
La Lega Nord presenta un programma euroscettico, non del tutto completo, che si basa su due punti fondamentali: azzeramento dell’euro e controllo delle frontiere. Il programma, infatti, parla nello specifico di gestione delle politiche monetarie su base nazionale e di una revisione delle politiche legate alla libera circolazione di beni e persone. Accanto ad un richiamo alla tutela della famiglia tradizionale, si fa il punto anche sulla regolazione del commercio con l’estero, soprattutto nell’intenzione di proteggere i prodotti europei. Questi punti trovano un corrispettivo anche negli euroscettici di Marine Le Pen.
......scegliete al meglio